Gennaio è il mese dei saldi invernali: fate scorta di bambù!
Con il nuovo anno arrivano puntuali anche i primi saldi del 2020: fare shopping con un budget ridotto è un’occasione imperdibile per molti italiani.
Secondo un sondaggio che Confesercenti ha commissionato a Swg, tra gli articoli più desiderati troviamo scarpe, maglieria e cappotti.
Per evitare brutte sorprese meglio confrontare sempre il cartellino con il vecchio prezzo con quello nuovo, così da verificare l’effettivo sconto applicato.
Per quanto riguarda i saldi online, Federconsumatori ricorda che il “Codice del consumo” (http://www.codicedelconsumo.it/) prevede tutele speciali per i clienti che acquistano su internet e garantisce la possibilità di recesso entro 14 giorni a partire dal momento della consegna della merce, salvo indicazioni diverse che devono però essere riportate chiaramente sul sito.
Gennaio è il mese dei saldi invernali: fate scorta di bambù! Approfittate degli sconti per arricchire anche il vostro armadio di capi in fibre di bambù…
I tessuti ricavati dalla fibra di bambù sono infatti più resistenti del cotone, possiedono proprietà anti-microbiche e contribuiscono a mantenere la temperatura corporea ad un giusto livello.
L’industria tessile e la moda negli ultimi anni sono orientate a soddisfare la richiesta sempre più diffusa di fibre naturali, fibre per la cui produzione non siano state impiegate sostanze chimiche inquinanti che danneggiano l’ambiente e sono nocive a contatto con la pelle. Ecco allora l’affermarsi di nuovi tessuti di origine vegetale.
-Naturalmente morbido.
L’abbigliamento in bambù è più morbido del cotone e presenta un aspetto lucido naturale simile alla seta, pur essendo meno costoso e più resistente. Le miscele di bambù/cotone organico sono estremamente morbide ma più pesanti.
-Anallergico.
Le proprietà biologiche del bambù e le sue fibre particolarmente lisce lo rendono particolarmente delicato con la pelle, ideale per le persone con sensibilità cutanea o altre allergie e dermatiti e per i bambini.
-Regolazione termica.
Fa sentire caldi in inverno e freschi in estate.
-Assorbe l’umidità.
Una sezione trasversale di fibra di bambù rivela vari micro-fori, permettendo al panno di bambù di avere un assorbimento superiore. Ciò consente al panno di bambù di assorbire e evaporare rapidamente il sudore umano: la fibra di bambù è quattro volte più assorbente del cotone.
-Traspirante.
Le qualità porose della fibra di bambù conferiscono traspirabilità agli indumenti; i vestiti in bambù scivolano sulla pelle senza appiccicarsi durante il caldo o l’esercizio fisico.
-Antibatterico.
Il tessuto di bambù contiene un agente antimicrobico naturale, detto bambù-kun, che impedisce ai batteri di proliferare, il che significa che aiuta a mantenere i capi senza cattivi odori.
-Protezione UV.
Il bambù offre naturalmente protezione contro i raggi UV dannosi del sole.
La fibra di bambù viene impiegata per tanti diversi tessuti: in particolare, per realizzare biancheria da bagno. La sua capacità di assorbire umidità la rende particolarmente idonea per le biancheria intima, per i costumi da bagno, ma anche per ogni altro tipo di abbigliamento.
Un altro uso possibile è per la produzione di tessuti per la casa, ma anche materassi, cuscini e guanciali che risultano più morbidi e adattabili alle linee naturali del corpo. Ma non solo: scongiurano il deposito di acari e batteri, emanano ioni negativi che mitigano l’inquinamento provocato dagli impianti elettrici di casa e assorbono le onde elettromagnetiche che si sviluppano nella camera da letto.
Gennaio è il mese dei saldi invernali: fate scorta di bambù!
Gli articoli per arricchire le vostre case sono infiniti…
Oltre che per le caratteristiche del tessuto, la fibra di bambù è molto apprezzata per via della particolare sostenibilità della pianta da cui viene ricavata.
-Pulisce l’aria.
Coltivare il bambù aiuta a depurare l’aria consumando anidride carbonica e, poiché le foreste di bambù sono così dense, reimmette nell’atmosfera una quantità di ossigeno del 30% in più rispetto agli alberi tradizionali. Una coltivazione di bambù può assorbire dall’atmosfera fino a 12 tonnellate di anidride carbonica per ettaro.
-Richiede poca energia e poca acqua.
La quantità di energia necessaria per la coltivazione del bambù è di gran lunga inferiore a quella necessaria per la maggior parte delle piante da filato (cotone in primis). Le piantagioni di bambù richiedono poca manutenzione. Il bambù richiede anche poca acqua e può sopravvivere a siccità e inondazioni.
-Rigenera i terreni.
Grazie alla sua rapida crescita e alla struttura delle radici, in tempi molto brevi il bambù può recuperare terreni distrutti da pascolo o coltivazioni eccessive e sovra-costruzione. Inoltre ripulisce il terreno dalle tossine.
-Può essere coltivato senza pesticidi.
Il bambù può essere coltivato senza pesticidi o sostanze chimiche per via del suo agente antibatterico naturale.
-Può essere raccolto in maniera sostenibile.
Il bambù è una delle piante che crescono più velocemente al mondo: questo lo rende una risorsa rinnovabile ad alto rendimento. Può essere selettivamente raccolto ogni anno ed è in grado di rigenerarsi completamente senza necessità di essere reimpiantato.
-Biodegradabile al 100%.
A differenza delle fibre sintetiche che incorporano additivi petroliferi, gli indumenti di bambù sono sicuri e smaltibili al 100%.
In questo nuovo anno fate una scelta intelligente e generosa verso l’ambiente: fate scorta di bambù!
Ecco perché investire in bambù è una scelta vincente…
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