Oggi 31 agosto si celebrata la Giornata Mondiale della Solidarietà.
E’ stata istituita dall’ONU nel 2005 con lo scopo di sensibilizzare verso chi ha una vita in condizioni di difficoltà e facilitare l’aiuto reciproco.
Giornata Mondiale della Solidarietà: pensare al prossimo ci fa bene!
La solidarietà è un sentimento di fraternità. Nasce dalla consapevolezza di un’appartenenza comune e dalla condivisione di interessi e di fini, e trova espressione in comportamenti di reciproco aiuto e di altruismo. La solidarietà può instaurarsi tra i membri di un particolare gruppo sociale, ma può essere anche un sentimento di fratellanza universale.
https://treccani.it/enciclopedia/solidarieta/
La Costituzione sancisce i nostri diritti fondamentali e richiede a tutti noi solidarietà. La solidarietà nell’articolo 2, è un insieme di doveri in riferimento alla politica, all’economia, alla società:
“La Repubblica riconosce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.
La solidarietà diventa tanto più centrale tra i nostri valori fondanti, quanto più siamo interconnessi nel mondo. La modernità della nostra Costituzione è incredibile. Non cede il passo ai tempi, li anticipa.
Per affrontare al meglio il futuro è indispensabile rimettere al centro la persona, come indica la nostra Costituzione.
Giornata Mondiale della Solidarietà: pensare al prossimo ci fa bene!
La Psicologia Sociale ha condotto svariati esperimenti sul comportamento prosociale, quello alla base della solidarietà. Il risultato è che non esistono atti di solidarietà completamente disinteressati. Questo non significa che tutti coloro che fanno del bene lo fanno per un tornaconto materiale. Potrebbero farlo per una questione di autostima personale o per un aumento del proprio gradimento sociale.
La solidarietà è un vero e proprio scambio sociale. Chi lo fa valuta costi e benefici, attivandosi solo se i benefici superano i costi, anche in termini di benessere psichico personale. Possono esserci pensieri come: “Dedico all’ associazione di volontariato qualche ora al sabato, se non sono troppo stanco o non ho impegni famigliari”. Tutto questo non fa di noi persone egoiste, è normale e umano.
Anche se non abbiamo mai tempo o i nostri impegni famigliari sono troppi, non sentiamoci in colpa al punto da non provarci nemmeno. Fare delle valutazioni per comprendere ciò che siamo in grado di donare è assolutamente in linea con la nostra natura.
Fare del bene, anche se in modo un pochino interessato, è certamente meglio che non fare nulla!
Due studiosi, Latané e Darley, nel 1970 hanno studiato come anche il momento dell’intervento di emergenza incida fortemente sulla risposta.
Questi psicologi sociali hanno scoperto che più persone assistono ad una emergenza e meno intervengono per aiutare. Al contrario meno persone ci sono e più alta è la possibilità che qualcuno provi ad intervenire.
Questo perché troppo spesso ci facciamo prendere dall’effetto branco. Temendo il giudizio se interveniamo a sproposito o male, il risultato è che nessuno nemmeno ci prova se altri non lo fanno.
Ogni volta che ci troviamo di fronte a un’emergenza dovremmo pensare di essere dall’altra parte e di avere un bisogno disperato dell’aiuto di quante più persone possibili.
Genesi Life ha a cuore il futuro del Pianeta e delle persone che lo abitano: si tratta di sentimenti strettamente correlati, l’uno non può esistere senza l’altro.
Ci occupiamo di piantagioni di bambù gigante, capaci di ridare respiro alla nostra Terra e al tempo stesso di assicurare un’altissima redditività ai suoi investitori. Un ettaro di bambù gigante produce ossigeno pari a venti ettari di bosco… Chiedici informazioni senza impegno per il nostro progetto etico e sostenibile: http://www.genesilife.it/modulo-contatti/