Mangiare verdure di stagione vuol dire rispettare l’armonia tra uomo e ambiente. Infatti in base alle leggi della natura, gli animali si nutrono in maniera diversa a seconda delle stagioni e questo è importante per la conservazione della specie. L’uomo, grazie alla tecnologia, può potenzialmente mangiare sempre ciò che vuole, anche senza rispettare la stagionalità dei cibi che porta in tavola. Anche la specie umana, però, possiede ritmi biologici e seguirli aiuta a mantenersi sani.
Scegliere la stagionalità significa amare l’ambiente
Rispettare i ritmi biologici vuol dire anche rispettare la stagionalità dei cibi che si scelgono e dunque mangiare frutta e verdure di stagione.
C’è poi anche una questione più ampia da non sottovalutare: mangiare verdure di stagione aiuta l’ambiente e l’economia, e questo, ancora una volta, si traduce in un vantaggio per l’uomo.
Infine, rispettare le stagioni è una piccola scelta ecologica (per esempio: si riducono gli effetti inquinanti dei trasporti), il classico gesto quotidiano apparentemente di scarso valore ma che, nel momento in cui viene moltiplicato, può produrre effetti virali.
Scegliere la stagionalità significa amare l’ambiente
Il mese di ottobre ci regala una varietà di frutta e verdura capace di rallegrare e movimentare le nostre tavole.
Da un lato diamo il benvenuto a cavoli, finocchi, spinaci, topinambur e radicchio che entrano in stagione in questo mese. Dall’altro, diciamo arrivederci a cetrioli, peperoni, pomodori, ravanelli e zucchini.
E non dimentichiamo di consumare gli ultimi fagiolini e melanzane: da novembre anche loro andranno in letargo!
Ecco l’elenco completo degli ortaggi reperibili in questa stagione: aglio, bieta, carote, cavoli, ceci, cicoria, cipolle, erba cipollina, fagiolini, fagioli, finocchi, lattuga, lenticchie, patate, piselli, porri, radicchio, scalogna, sedano, spinaci, topinambur e zucca.
Per quanto riguarda la frutta accogliamo cachi, castagne, mele, pere, melagrana, fichi, susine, uva, fichi d’india, ananas, alchechengi, banana, carrube, sorbi e corbezzoli.
Per fare acquisti sostenibili per l’ambiente il pesce che possiamo scegliere è il cefalo, l’orata e la sardina. Tonno e merluzzo sono invece specie i cui stock, nel mar Mediterraneo e nell’Atlantico settentrionale, sono ridotti.
Le verdure di stagione, soprattutto se si scelgono prodotti italiani o addirittura locali, impiegano molto poco ad arrivare sulle nostre tavole e mantengono, quindi, un contenuto più elevato di vitamine rispetto alle verdure che, fuori stagione, devono fare molta strada prima di raggiungerci.
Il contenuto di vitamine, infatti, non rimane sempre invariato e si riduce con il tempo; più lontani siamo dalla raccolta, meno vitamine conterranno gli ortaggi.
Se, poi, acquistiamo prodotti fuori stagione coltivati in serra avremo probabilmente portato a casa anche un certo quantitativo di pesticidi; in genere, infatti, poiché per far crescere le verdure nelle serre le temperature elevate non bastano, si fa spesso ricorso a un massiccio quantitativo di pesticidi e di altre sostanze chimiche.
Una buona abitudine è comunque sempre quella di scegliere verdure da agricoltura biologica, oltre che di stagione.
Per fare degli esempi poniamo l’attenzione su agrumi e albicocche. Gli agrumi dovrebbero essere consumati in inverno e le albicocche a cavallo tra la fine della primavera e il primo scorcio dell’estate. Sono diversi gli studi che evidenziano come i prodotti consumati nel corso della loro naturale stagione di maturazione abbiano delle proprietà nutritive superiori rispetto a un frutto o a una verdura maturata al di fuori del proprio arco temporale ideale.
Uno dei principi più importanti di una dieta sana ed equilibrata è la varietà. Consumare verdure di stagione ci aiuta a rispettare questo principio. Se, infatti, ci nutrissimo sempre di ciò che la natura ci offre in una determinata stagione, seguiremmo un’alimentazione più sana e più varia; non mangeremmo le stesse verdure tutto l’anno e impareremmo a cambiare e a seguire quei ritmi naturali e biologici di cui si parlava precedentemente.
Mangiare verdure di stagione, infine, fa bene anche al palato: è infatti uno stimolo a provare sempre sapori e ricette diversi.
Genesi vi propone una ricetta di verdura di stagione con una piccola aggiunta… il bambù. La verità è che noi non sappiamo rinunciare mai alla nostra pianta preferita!
Vellutata di zucca profumata allo zenzero e germogli di bambù
Ingredienti
800 gr di zucca (pesata pulita)
200 gr di patate (pulite)
500 – 600 ml di brodo vegetale
2 cucchiai di olio extravergine
1 scalogno (oppure 1/2 porro)
rosmarino
sale
pepe nero (facoltativo)
un pezzetto di zenzero fresco
Germogli di bambù in vasetto
Prima di tutto soffriggete lo scalogno oppure il porro affettato con l’olio per 1 minuto. Aggiungete la polpa di zucca a pezzettoni insieme alle patate a pezzettoni sbucciate. Girate, fate insaporire 1 minuto, aggiungete 2 mestoli di brodo vegetale caldo e 1 rametto di rosmarino. Coprite con coperchio, abbassate la fiamma, aggiungete un altro mestolo di brodo e fate cuocere per circa 15 – 20 minuti finché gli ortaggi non saranno morbidi.
Quando la zuppa di zucca ha raggiunto una consistenza morbida; aggiungete il sale e se gradite un pochino di pepe. Eliminate il ramo di rosmarino e frullate fino a quando non otterrete una consistenza cremosa.
Completate il piatto con una grattugiata di zenzero fresco e qualche germoglio di bambù.
Buon appetito e buon autunno!
Genesi Life sarebbe felice di raccontarvi i suoi progetti per il futuro, sempre nel pieno rispetto dell’ambiente e della Terra che ci ospita.
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