Il suolo è nutrimento: un concetto elementare ma necessario per celebrare consapevolmente la Giornata Mondiale del Suolo, che ricorre in tutto il mondo il 5 dicembre.
Conoscere il suolo è il modo più immediato per averne cura.
Giornata Mondiale del Suolo, per la salvaguardia del nutrimento del nostro Pianeta
Più facile a dirsi, che a capirsi… dire “suolo” significa parlare di vita. Infatti l’esistenza è fortemente connessa con il suolo: dal cibo che mangiamo, alle piante che producono ossigeno… non potrebbe esserci nulla senza di esso.
Partiamo da un concetto base: il suolo esiste solo in presenza di sostanza organica. L’impoverimento del suolo rappresenta una minaccia a livello globale sia della sicurezza alimentare sia della sostenibilità.
Nell’agricoltura moderna, fra i principali fattori che portano a una riduzione della qualità del suolo c’è il decremento di sostanza organica dei suoli.
Per evitare carenze è fondamentale includere micronutrienti nei piani di fertilizzazione del suolo, che tuttavia dovrebbero privilegiare la sicurezza alimentare, ancora prima della resa delle colture.
Giornata Mondiale del Suolo, per la salvaguardia del nutrimento del nostro Pianeta
La diminuzione – o addirittura la perdita di fertilità del suolo – è uno dei più gravi processi capaci di minacciare la nutrizione a livello globale.
Se il suolo è povero o inquinato, che tipo di alimenti potrà produrre?
La campagna di quest’anno “Il suolo: dove comincia l’alimentazione” mira a sensibilizzare le persone sulla necessità di mantenere sani gli ecosistemi e il benessere umano. Per farlo è fondamentale affrontare le sfide della gestione del suolo, con consapevolezza e il desiderio di cambiare rotta.
Giornata Mondiale del Suolo, per la salvaguardia del nutrimento del nostro Pianeta
L’insostenibilità dello sviluppo urbano, le pratiche agricole e forestali inadeguate, le attività industriali selvagge sono tutte azioni che minacciano ogni giorno il suolo.
L’obiettivo di prevenire, evitare il deterioramento, ripristinare territori e suoli degradati e combattere la desertificazione e gli effetti della siccità è stato incluso nella cosiddetta “Agenda 2030”, il programma d’azione per le persone, il Pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Nei Paesi cosiddetti ricchi ettari di suolo vengono cancellati e lo stesso avviene nei Paesi poveri, dove sono sottratti alle popolazioni locali. Miniere, allevamenti, piantagioni, monoculture intensive depauperano il suolo creando dissesti idrogeologici, impoverimento ulteriore delle popolazioni autoctone e una riduzione allarmante della biodiversità del pianeta. Anche in questo caso gli interessi economici sono alla base di tutte le decisioni e il benessere del Pianeta non viene considerato una priorità.
La sostenibilità ambientale della gestione del suolo non può essere subordinata alla sostenibilità economica delle aziende; senza un suolo fertile non può esistere una agricoltura sostenibile.
Un suolo sano è al centro di un’economia circolare che mette al primo posto il corretto riutilizzo delle risorse messe a disposizione della Terra e trasformate da noi in prodotti.
Società, suolo, economia, bioeconomia… sono tutti elementi connessi tra loro, che non possono essere considerati singolarmente.
Per suolo si intende la porzione dell’ambiente subaereo a contatto con l’atmosfera, che si spinge in profondità fino allo strato della roccia madre.
Il suolo può essere diviso in strati, ognuno con le proprie caratteristiche e i propri processi. Ciascuno strato, o orizzonte, è popolato da una fauna legata a esso, che ha un ruolo funzionale nell’ambito di questi processi.
Dal punto di vista biologico, la porosità del suolo è determinante: molti organismi, soprattutto microorganismi, vivono nel film d’acqua che ricopre le particelle di suolo.
Il suolo intanto non è illimitato e le sue funzioni sono molteplici, da qui il suo valore.
-Genera biomassa, su un ettaro possono cibarsi 7 persone all’anno.
-Svolge funzioni fondamentali come la decomposizione, l’umificazione, il mescolamento della sostanza organica a quella minerale e il miglioramento della struttura del suolo, dell’aerazione e del drenaggio.
-Funziona come filtro, trattenendo e depurando l’acqua contribuisce a regolare il bilancio idrologico. Non solo… trattiene anche la CO2 e il carbonio atmosferico.
-Si tratta della più grande riserva genetica del Pianeta: limitandosi a parlare di soli microorganismi, possono arrivare ad oltre un miliardo in un solo grammo di suolo.
-È la base degli insediamenti e delle attività umane
-È sede del paesaggio e archivio del patrimonio ambientale, archeologico e scientifico culturale.
Re Soil Foundation è la fondazione che nasce per salvaguardare il suolo.
L’obiettivo è quello di dare impulso a un reale cambiamento a partire dalla tutela del suolo e dal concetto chiave di rigenerazione territoriale.
Re Soil Foundation mira a promuovere attività nei settori della ricerca scientifica, del trasferimento tecnologico, della formazione e divulgazione e della creazione di consapevolezza, promuovendo così la salute del suolo, la qualità della vita e la decarbonizzazione del nostro sistema. https://resoilfoundation.org/la-fondazione/
Scegliere di investire in Genesi Life significa investire nel Pianeta.
La pianta di bambù è in grado di bonificare il suolo, da qualsiasi metallo pesante. Le radici sono capaci di tessere una fitta ramificazione nel sottosuolo che, oltre a creare un sostegno provvidenziale per il terreno, è anche in grado di assorbire le sostanze nocive trasformandole in ossigeno.
L’impatto green di queste colture si evince già nella fase iniziale. Infatti, dalla piantumazione dei rizomi fino alla produzione delle lunghe canne, non serve alcun uso di pesticidi. Inoltre, ogni coltivazione si rigenera automaticamente, senza dover usare nuovamente trattori o macchine agricole per arare il terreno.
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